Molestie sul posto di lavoro: da Weinstein a Hoffman

Molestie sul posto di lavoro: da Weinstein a Hoffman. Hollywood sembra aver preso molto seriamente lo scandalo sulle molestie sul posto di lavoro. Dal 5 ottobre 2017 è esplosa la bomba mediatica su Harvey Weinstein, ma le persone coinvolte sono tante.
Ma il noto produttore fondatore della Miramax non è l’unico coinvolto nella vicenda. Donne e uomini dello spettacolo hanno tratto coraggio da chi ha già raccontato. E ora le storie vengono fuori. Dal produttore accusato di essere un predatore sessuale, all’attore che ha ripetutamente allungato le mani ad un’attrice minorenne non consenziente.
Molestie sul posto di lavoro: la ricostruzione
Il 5 ottobre 2017, il New York Times pubblica un articolo dal contenuto tanto vociferato quanto taciuto. Harvey Weinstein avrebbe molestato decine, forse un centinaio, di donne. Si parte con Ashley Judd e Rose McGowen. Anche se, in realtà, esistono numerosi documenti legali relativi ad ex-dipendenti di Weinstein che lo accusano pesantemente.
La lista, con il passare dei giorni, si allunga pesantemente. Tra le vittime c’è anche Asia Argento, ma il suo è un caso che, in Italia, prende uno sviluppo assurdo. Mentre il mondo dello spettacolo statunitense condanna pesantemente l’autore delle molestie, in Italia Asia viene criticata in maniera feroce. “Se l’è andata a cercare“, la frase riassuntiva. Negli States solo Donna Karan ha avuto la brillante idea di fare questa uscita infelice. Ed è stata travolta dalle polemiche.
Le accuse si moltiplicano
Weinstein non è rimasto solo. Altri registi e attori sono stati accusati di molestie ed avances sessuali. Kevin Spacey è stato accusato da Anthony Rapp. Specey aveva 26 anni, all’epoca dei fatti, Rapp solo 14. A lui si è aggiunto Robert Cavazos, che ha riferito che altre persone accuseranno Spacey ora che lui e Rapp sono usciti allo scoperto.
Ultimo, cronologicamente, Dustin Hoffman. Anna Graham Hunter avrebbe raccontato che, quando aveva 17 anni, sul set di “Morte di un commesso viaggiatore” Hoffman le avrebbe palpeggiato il sedere quattro volte. Lei avrebbe risposto colpendolo ogni volta, ma l’attore non sembrava volersi fermare.
Le molestie sul posto di lavoro
Le accuse ad Harvey Weinstein possono essere inquadrate facilmente come molestie sessuali sul posto di lavoro. In alcuni casi, potrebbero essere, invece, dei ricatti di natura sessuale. Diversa potrebbe essere la situazione per Kevin Spacey e Dustin Hoffman, anche se, per ora, non c’è stata alcuna denuncia.
In Italia, le molestie sessuali sul posto di lavoro vengono regolate dall’art. 660 del codice penale sulla molestia o disturbo alla persona in casi, per esempio, di continuo e insistente corteggiamento che risulti sgradito. In casi più gravi, la molestia diventa violenza e dunque l’articolo del codice penale è il 609 bis sulla violenza sessuale.